20. Aug 2021

L’economia circolare inizia dalla produzione

L’economia circolare inizia dalla produzione

Dal gruppo di lavoro: un contributo di Stefan Vannoni, direttore di cemsuisse, membro del gruppo di lavoro Produzione e commercio

L’economia circolare è attualmente su tutte le bocche. Ma limitare il campo di riflessione al solo riciclaggio dei beni di consumo significherebbe dimenticare gli enormi flussi di materie e di energia, i quali possono anche svolgere un ruolo preponderante. Senza le prestazioni del settore della costruzione – in particolare nel settore della produzione e del commercio dei materiali da costruzione –, l’economia circolare avrebbe scarse possibilità di funzionare in Svizzera.

Nei cementifici come altrove, l’economia circolare è una realtà concreta. Oltre alle risorse minerali, la produzione di cemento richiede anche una grande quantità di combustibili alfine di garantire il funzionamento continuo del forno ad una temperatura stabile di circa 1450 °C. Già oggi, quasi il 70% dell’energia di combustione necessaria all’industria svizzera del cemento è ottenuta a partire da combustibili alternativi, come i fanghi di depurazione essiccati, il legno di recupero o i pneumatici usati. La produzione di cemento si distingue per una caratteristica unica, ossia che questi materiali non sono valorizzati unicamente a scopi energetici, bensì anche in quanto materie. I processi utilizzati non generano scorie che richiedono un deposito in discarica; i combustibili sono interamente riciclati per diventare dei componenti del prodotto finale.

L’economia circolare è essenziale per una gestione prudente e sostenibile delle risorse, ma è anche una componente chiave di ogni politica climatica svizzera. I combustibili alternativi permettono non solo di richiudere il ciclo di vita dei materiali, ma anche di superare importanti tappe verso l’obiettivo zero emissioni nette. Di fatto, da decenni, l’industria del cemento è in grado di rinunciare sempre più ai combustibili fossili. E questo potenziale è lungi dall’essere esaurito: l’industria del cemento potrebbe, quasi dall’oggi al domani, risparmiare non meno di 400’000 tonnellate supplementari di CO2 ogni anno se ricorresse maggiormente ai combustibili alternativi.

Lo sviluppo di questa forma di riciclaggio dei rifiuti è una componente fissa della strategia climatica «Roadmap 2050 – Obiettivo cemento neutro per il clima», svelata dall’industria del cemento poche settimane fa. La realizzazione di questo obiettivo si basa anche sulla disponibilità di un contesto politico adeguato, che permetta ad esempio un accesso ai combustibili biogeni – un percorso finora molto difficoltoso.